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Commento alla Planimetria

Provenienza: Archivio privato del Prof. Giuseppe Stellin, Professore Emerito di Estimo presso l’Università di Padova

 

La planimetria fa parte, come allegato, di un progetto di investimento -con data 6 maggio 1870- riguardante l’estensione dell’irrigazione su terreni posti in comune di Gazzo (distretto di Cittadella) da destinarsi a risaia ed in misura minore a prato nonché per l’uso di un “molino”, posto a “S.P.Engù” (San Pietro in Gù).
Il “Supplicante” vale a dire il proponente del progetto è il co. Agostino Nani

Mocenico, fu Filippo di Venezia e il “disegnatore”, cioè il progettista, è l’ingegnere civile Cesare Candiani di Padova. La scala generale del disegno è di 1:4.000 mentre quella dei particolari, come i ponti, è di 1:400. La disponibilità di idonee strumentazioni topografiche, già in uso all’epoca, ha consentito la rilevazione e la restituzione in specifici “profili di livellazione” dei corsi d’acqua (la roggia Diedo e la roggia Bovetta). Infatti, già dal 1730 John Sisson, inglese, realizzava uno dei primi teodoliti “moderni” e, all’epoca (1839), la ditta Repsold di Amburgo già commercializzava un teodolite portatile atto a misure topografiche e astronomiche. Un teodolite dell’epoca (il teodolite “ripetitore” costruito da Troughston e Simms) è conservato presso il museo di Storia della Fisica dell’Università degli Studi di Padova.