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Il progetto della Bari-Mola

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Costruire una strada per valorizzare un territorio.

La SS 16 Adriatica, con la sua estensione di oltre 1000 km, è la strada statale più lunga d’Italia. Collega Padova a Otranto, passando per la costa adriatica e attraversando molte località turistiche del nostro Paese. Si caratterizza per elevati livelli di congestione, soprattutto in prossimità dei maggiori centri abitati, dove il percorso originario assume a volte la funzione di tangenziale.

È il caso di Bari, dove la SS 16, nelle ore di punta, raggiunge quotidianamente il limite di capacità.

Inoltre, poiché da un punto di vista tecnico, funzionale e di sicurezza stradale la situazione attuale presenta notevoli criticità – mancanza della corsia di emergenza, spartitraffico centrale non a norma, accesi diretti e ostacoli esterni alla careggiata non protetti, insediamenti antropici ai margini della piattaforma – ANAS ha ritenuto necessario intervenire, prevedendo la realizzazione di una variante alla SS 16 nel tratto compreso tra i comuni di Bari e Mola di Bari, per una lunghezza complessiva di 19.6 km.

NET Engineering ha supportato ANAS nella redazione del Progetto di Fattibilità Tecnico Economica e ha curato il Progetto Definitivo.

Un progetto multidisciplinare

Nell’ambito del PFTE, è stato condotto lo studio di tre alternative progettuali che, a parità di sezione stradale, si differenziavano principalmente per il tracciato plano-altimetrico, per l’estensione e le caratteristiche delle opere d’arte e per le interconnessioni e gli svincoli con la maglia viaria preesistente.
Al fine di poter valutare e confrontare in modo puntuale ed efficace le diverse proposte progettuali, NET Engineering ha curato per ciascuna soluzione individuata la redazione dello studio trasportistico, l’analisi costi-benefici e ha coordinato la redazione dello studio di impatto ambientale.

Lo studio trasportistico, realizzato con l’obiettivo di stimare gli effetti della nuova opera sul sistema della mobilità, è stato articolato nelle seguenti attività:

  • Ricostruzione della mobilità stradale nello scenario attuale;
  • Definizione dello scenario di riferimento per l’orizzonte temporale di prevista attivazione dell’opera, ma senza intervento di progetto, da utilizzare come scenario di confronto per la valutazione degli effetti della nuova infrastruttura sui fenomeni di mobilità;
  • Costruzione dello scenario di progetto, nelle diverse configurazioni corrispondenti alle tre alternative analizzate, per la prefigurazione degli effetti indotti sul fenomeno della mobilità stradale da parte della nuova opera;
  • Estrazione degli indicatori trasportistici di sintesi.

L’analisi costi benefici valuta il miglioramento che la realizzazione di uno specifico progetto genera sul benessere sociale, consentendone una valutazione in termini di sostenibilità economica. Si tratta, dunque, di uno strumento che permette di dotare di obiettività il processo decisionale, riducendo gli ambiti di opinabilità e discrezionalità soggettiva e adottando criteri che consentano il rispetto di regole d’interesse generale. Nel caso in cui i benefici di un progetto eccedano i suoi costi, esso può essere considerato economicamente sostenibile. In occasione della variante alla SS 16, l’analisi costi benefici è stata condotta parallelamente e con modalità completamente confrontabili per tutte le alternative, al fine non solo di valutare gli effettivi vantaggi che l’opera potrebbe generare per la collettività, ma anche per individuare la soluzione preferibile, e dunque quella in grado di garantire i maggiori benefici.

Nell’ambito dello studio di impatto ambientale è stata condotta una articolata analisi delle alternative dal punto di vista strettamente ambientale. La metodologia utilizzata per il confronto si basa sul criterio di valutazione della sostenibilità delle diverse iniziative, attraverso una sequenza logica che partendo dalla definizione degli obiettivi ambientali che si tende raggiungere, porta, attraverso la schematizzazione dei rapporti opera-ambiente, a determinare il bilancio delle risorse connesse all’opera.

Tutti gli studi condotti da NET Engineering hanno portato a identificare la stessa alternativa progettuale come preferibile, in quanto in grado di avvicinarsi maggiormente agli obiettivi prefissati e rispecchiare i criteri di sostenibilità ambientale, sociale ed economica.

L’alternativa selezionata, per la quale è stato sviluppato il Progetto definitivo, prevede un’infrastruttura stradale completamente in variante rispetto all’asse esistente, caratterizzata da tre corsie per senso di marcia. Lungo la variante sono previsti 7 svincoli, alcuni dei quali particolarmente complessi, nuove rampe di ingresso e interventi di adeguamento e riqualifica di tratti esistenti, con l’obiettivo di razionalizzare le viabilità locali limitrofe e accrescere la fruibilità del nuovo tracciato. Dal punto di vista viabilistico, è previsto, inoltre, il ripristino della continuità di tutte le viabilità locali interessate attraverso sottopassi e sovrappassi alla nuova infrastruttura stradale.

Il tracciato si sviluppa pressoché parallelo alla linea di costa, interferendo con numerosi corsi d’acqua principali e secondari, rappresentati dalle lame. Si tratta di elementi tipici della zona di Bari, la cui circolazione superficiale è di piccola entità, mentre risulta prevalente nel sottosuolo. Inoltre, le lame trasportano acqua solo in corrispondenza di eventi di pioggia, restando asciutte in periodi normali.

Dal momento che i corsi d’acqua che insistono sulla prima parte del tracciato, in prossimità del capoluogo pugliese, sono caratterizzati da una condizione di pericolosità idraulica e di rischio, NET Engineering ha redatto accurati studi idrologici e idraulici – sviluppando modellazioni mono e bidimensionali – al fine di valutare la compatibilità idraulica dell’intervento e determinare la tipologia e la dimensione delle opere di attraversamento idraulico, assicurando la compatibilità dell’opera con il contesto territoriale.

planimetria

Attenzione al territorio e stakeholder engagement

NET Engineering sta supportando ANAS nel processo di dibattito pubblico attualmente in corso. Si tratta di un percorso molto articolato e ben strutturato volto a comprendere profondamente specifiche esigenze del territorio, a identificare con gli stakeholder le eventuali soluzioni percorribili e ad accrescere sensibilmente l’accettazione della nuova infrastruttura da parte della popolazione.

Il dialogo con le istituzioni e gli enti interessati ha preso avvio già nelle fasi precedenti allo sviluppo del Progetto Definitivo, nel quale sono state accolte le richieste del territorio attraverso l’elaborazione di soluzioni progettuali ad hoc. Sono stati previsti, solo per fare alcuni esempi, tratti in trincea inizialmente non preventivati, un approfondito studio dell’impatto paesaggistico e importanti opere di mitigazione ambientale, un’analisi delle fasi di cantierizzazione al fine di ridurre l’impatto ambientale dal punto di vista del risparmio energetico e dell’attenzione alle risorse naturali del contesto.

La variante alla SS 16 sarà, quindi, un’opera attenta a rispettare la vocazione e la morfologia dei luoghi che attraversa, contribuendo alla riduzione dell’inquinamento cittadino, migliorando l’accessibilità del territorio e accrescendone la competitività.

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NEXT PROJECT
Progettare la viabilità di accesso a Porto Marghera