Innovazione tecnica a servizio della sicurezza autostradale.
Autostrade per l’Italia ha recentemente avviato un vasto programma di sostituzione delle barriere integrate attualmente presenti sulla rete autostradale. È stato, infatti, brevettato un nuovo modello di barriere di sicurezza e antirumore, denominato Integautos 2.0, che possiede prestazioni migliori rispetto alle barriere esistenti.
NET Engineering ha curato il Progetto Esecutivo dei lavori di manutenzione straordinaria per la sostituzione delle vecchie barriere integrate e l’installazione delle “barriere integrate per sicurezza e antirumore da bordo ponte o da bordo laterale Classe H4 – Integautos 2.0” lungo diverse tratte della rete autostradale.
Per garantire il rispetto delle norme vigenti sulle costruzioni e sugli ancoraggi delle barriere all’elemento di supporto, si sono svolte indagini strutturali, geotecniche e valutazioni di vulnerabilità, volte a determinare la compatibilità dei muri e i cordoli attualmente presenti con le nuove installazioni, evidenziando che le opere esistenti offrono una limitata ed incerta o addirittura nessuna garanzia di poter fungere da elementi strutturali di sostegno per le nuove barriere.
È stato, quindi, progettato un nuovo cordolo in cemento armato in apparente sovrapposizione con le opere esistenti che, pur mantenendo invariato l’ingombro della sezione stradale, è in grado di alleggerirne l’impegno statico, con particolare riguardo all’azione d’urto del veicolo in svio e a quella del vento.
Si tratta di un cordolo ideato ad hoc, particolarmente affidabile, capace di rispondere al funzionamento statico previsto, dotato delle caratteristiche stabilite dalle normative in termini di stabilità, sicurezza per chi viaggia e protezione acustica nei confronti dei ricettori presenti nelle vicinanze dell’autostrada.
L’opera progettata da NET Engineering risulta essere innovativa sotto diversi punti di vista. Il nuovo cordolo in calcestruzzo armato è ideato per sezioni autostradali in rilevato, in presenza di muri di sostegno e di piccoli e frequenti manufatti di attraversamento. La soluzione standard prevede una struttura inserita al di sopra del muro esistente, preventivamente scapitozzato, sostenuta da un lato con una fondazione a singola fila di micropali inclinati, non interagenti con il muro, dall’altro con un sistema d’appoggio antiattrito, applicato in sommità del muro. Quest’ultimo particolare tecnologico è appositamente disegnato al fine di ridurre al minimo la resistenza allo spostamento orizzontale tra il muro esistente e il nuovo cordolo ad esso appoggiato.
Il funzionamento che si ottiene permette di sgravare il muro esistente dalle azioni orizzontali instabilizzanti dovute all’urto ed in parte al terreno di riempimento esistente, trasferendo al muro soltanto una componente di carico verticale stabilizzante. Le rimanenti azioni vengono invece trasferite al suolo dalla nuova fondazione profonda.
Gli sforzi trasmessi al nodo di ancoraggio, particolarmente elevati, vengono assorbiti dal nuovo cordolo, nel quale il dettaglio dell’armatura è disegnato con precisione meccanica. Al contempo tale dettaglio è organizzato in modo tale da consentirne la prefabbricazione e garantire così una rapida ed esatta esecuzione.
Infine, il peso e la geometria della struttura ne garantiscono la stabilità nei confronti del vento. Un importante condizionamento al dimensionamento dell’opera è dettato dalle limitazioni di ingombro imposte dal Committente per ridurre il più possibile l’occupazione del cantiere stradale durante i lavori lato carreggiata e per garantire il rispetto del confine con le proprietà private che si trovano a ridosso dell’autostrada, specialmente nei tratti particolarmente inurbati.
Accanto a questa tipologia di soluzione standard, il progetto NET Engineering individua alcune varianti che permettono di inserire il nuovo cordolo lungo muri di altezza ridotta o in presenza di ostacoli laterali non removibili e in corrispondenza di manufatti di luce ridotta che si prestano ad essere scavalcati.
La soluzione identificata da NET Engineering permette di riqualificare in modo semplice e rapido le barriere integrate che insistono sui tratti autostradali, contribuendo ad accrescere il livello di sicurezza degli utenti e l’attenzione nei confronti del territorio e parallelamente rispondendo alle esigenze di tempestività con cui i gestori intendono intervenire.