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Le ferrovie dell’area Balcanica

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Luogo d’incontro dei tracciati della mobilità.

L’area geografica dei Balcani è particolarmente interessata da novità infrastrutturali che si inseriscono, per il tema ferroviario, nel programma della Comunità Europea che vede lo sviluppo di un sistema di corridoi (Trans Eurpoean Network – Transport) capaci di collegare in modo capillare regioni del continente con caratteristiche tecniche e di sviluppo molto eterogenee.
In questo contesto, NET Engineering è stata coinvolta nella costruzione di un’infrastruttura ferroviaria competitiva per la Bulgaria, al fine di consentire a questo paese di affrontare le sfide proposte dall’UE relative allo sviluppo di una rete di trasporto trans-europea globale (ferroviaria, stradale, marittima, fluviale e di trasporto aereo) atta a garantire il corretto funzionamento del mercato interno e a rafforzare la coesione economica e sociale.
Obiettivo non secondario, per il periodo 2014-2020, è stato quello di ottenere la completa interoperabilità dei vari corridoi trasportistici che aiuteranno ad attrarre un maggior traffico merci e sviluppare un servizio internazionale di trasporto passeggeri nella Repubblica Bulgara.
In questo senso, trova una relazione ideale quanto fatto per la città serba di Niš, al confine con la Bulgaria, caratterizzata da una situazione particolarmente complessa in merito al tracciato ferroviario che unisce la città al confine bulgaro.

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Gli interventi

In Bulgaria, NET Engineering ha visto il suo coinvolgimento su tre fronti:

  • L’ammodernamento della linea Sofia-Pernik-Radomir;
  • L’ammodernamento della linea Sofia-Plovdiv: Sofia-Elin Pelin e Elin Pelin-Septemvri;
  • Il ripristino funzionale della linea ferroviaria Ruse-Varna.

La tratta ferroviaria Sofia-Pernik-Radomir fa parte del IV Corridoio Europeo e rappresenta un tratto fondamentale dell’asse di collegamento longitudinale tra la città di Vidin, al confine con la Romania, la capitale Sofia e il confine con la Grecia. Le opere di progetto hanno riguardato una serie di interventi di potenziamento delle condizioni di funzionalità dell’infrastruttura ferroviaria (armamento, rete di alimentazione, infrastrutture civili) per un tratto di circa 40 Km. Il progetto Sofia-Pernik-Radomir ha presentato – quali elementi di assoluta novità nel panorama della progettazione locale – la realizzazione di una galleria ferroviaria di circa 5 Km a doppia canna con scavo meccanizzato (TBM) e ponti in acciaio di luce importante. La galleria, in particolare, è stata accompagnata da un’importante e articolata progettazione dei sistemi di sicurezza e antincendio in accordo al quadro normativo, ai benchmark internazionali ed alle normative locali.
Altro aspetto qualificante del progetto è stata l’attenzione posta sia nella fase di analisi delle alternative sia nella successiva fase progettuale, nel ridurre gli impatti dell’infrastruttura sull’ambiente e sull’esistente tessuto insediativo. Il tracciato si sviluppa infatti per lunghi tratti nei contesti urbani della periferia di Sofia e del centro industriale di Pernik.

In particolare, per mitigare l’impatto acustico determinato dall’esercizio della linea, il progetto ha previsto la realizzazione di circa 32,5 Km di barriere acustiche ferroviarie localizzate e dimensionate mediante una modellazione previsionale acustica di dettaglio estesa ad una fascia di 1000 metri a cavallo del nuovo tracciato ferroviario.

L’intervento sulla linea ha introdotto le modifiche necessarie per consentire servizi ferroviari che soddisfino i requisiti richiesti per la rete TEN-T.
Il progetto realizzato da NET Engineering fa parte di un programma d’investimento più ampio, che include la realizzazione del tratto ferroviario Sofia – Dragoman e dei nodi ferroviari di Sofia e Burgas previsti dalla Commissione Europea.
Un intervento di valorizzazione simile è in corso anche per la linea Sofia-Plovdiv, in relazione alle tratte Sofia-Elin Pelin e Elin Pelin-Septemvri, che fanno rispettivamente parte del corridoio europeo 4 che va da Dresda/Norimberga a Istanbul e del Corridoio 8 cha da Durazzo/Valona raggiunge Varna/Bourgas e la cui modernizzazione è risultata essere prioritaria nel programma operativo per i trasporti 2007-2013.

La linea ferroviaria esistente Sofia-Septemvri è elettrificata per una lunghezza approssimativa di 103 Km. Il Consorzio, guidato da NET Engineering, sta svolgendo il supporto tecnico, amministrativo e procedurale per conto dell’ente appaltante in relazione all’affidamento dei servizi di progettazione tecnica e dei lavori di costruzione gestiti in sei diversi contratti di lavoro.
Nella regione nord-orientale della Bulgaria, NET Engineering ha condotto l’opera di ripristino funzionale della linea Ruse-Varna, per un’estensione di circa 230 Km. Di valenza strategica fondamentale sia a livello nazionale sia europeo, questo tracciato permette di rendere fluidi ed efficaci i trasporti sulla linea ferroviaria che costituisce il collegamento più breve tra l’area del Mar Nero e i paesi membri confinanti dell’Europa Centrale e Orientale, collegando i Corridoi paneuropei 7, 8 e 9.
Nello specifico, la stazione di Ruse costituisce uno snodo ferroviario di primaria importanza per il sud-est europeo in quanto, oltre a connettere il porto fluviale della città sul Danubio a quello marittimo di Varna sul Mar Nero, gestisce i collegamenti nazionali con Sofia e Plovdiv e internazionali con Bucarest, Istanbul e la Romania.

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L’Anello ferroviario di Nis, Serbia

Il sistema di trasporto della città di Niš presentava un problema di traffico in aumento che la rete ferroviaria attiva nel 2015 non era più in grado di sostenere a causa dei propri limiti infrastrutturali
La città è attraversata da ben 8 linee ferroviarie, percorse da oltre 260 convogli al giorno, di cui il 68% è costituito da treni merci. Si tratta di una situazione molto complessa e in continuo divenire: basti pensare che, alla fine del 2020, tale traffico è aumentato del 57%. Niš è inoltre attraversata dal Corridoio 10 della rete TEN-T, che si articola nelle linee internazionali E-70 ed E-85 che collegano Parigi con Istanbul e Budapest con Atene.

La mancanza d’investimenti per lo sviluppo di un’adeguata rete infrastrutturale ferroviaria e stradale aveva fatto sì che in città si contassero 51 passaggi a livello, che causavano sia la congestione del traffico che l’abbassamento della velocità media dei veicoli. Tutto questo si traduceva in servizi di trasporto su gomma e ferro inefficienti e in un aumento dei punti critici black spot a rischio incidente.
Nel tempo, questo contesto ha influenzato negativamente le prestazioni della rete ferroviaria serba, che risultava essere non più competitiva nei confronti di altre modalità di trasporto (sia merci che passeggeri). Inoltre, in considerazione dell’espansione della città nelle aree prossime alle linee ferroviarie esistenti, si erano generati conflitti spaziali e funzionali, con conseguenti effetti negativi sull’ambiente e la popolazione.

Il progetto che NET Engineering ha sviluppato per la European Delegation to the Republic of Serbia prevedeva la realizzazione di un nuovo anello ferroviario attorno alla città, in grado di garantire una maggiore efficienza del trasporto pubblico e una consistente riduzione del traffico privato.
Il nuovo bypass ferroviario è stato pensato, da un lato, per assorbire l’intero traffico merci, con l’intento di sgravare il centro cittadino dalle attuali problematiche di congestione, rumore e inquinamento e, dall’altro, per favorire gli elevati potenziali di sviluppo di Niš e delle sue zone limitrofe.

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Durante il lavoro di progettazione, al fine di ridurre gli alti costi di realizzazione dovuti alla presenza di importanti opere, è stato deciso di studiare tracciati alternativi anche esterni al corridoio previsto nella documentazione pianificatoria della città di Niš.

NET Engineering è stata quindi chiamata a elaborare un’alternativa progettuale che prevedesse meno opere e che risultasse essere, di conseguenza, più economica.
Poiché il nuovo tracciato proposto era, nella sua parte finale, al di fuori del corridoio previsto, la Città di Niš ha dovuto aggiornare i documenti pianificatori e sottoporre la nuova idea progettuale ai cittadini. Il public engagement è, infatti, un processo abituale nella Repubblica Serba.

Per rispondere a questa esigenza, sono state condotte tavole rotonde di presentazione del nuovo tracciato aperte ai cittadini, grazie alle quali si è delineata – e poi realizzata – un’idea progettuale che fosse condivisa e approvata in modo unanime dall’amministrazione comunale e dalla cittadinanza. Precedentemente all’assegnazione dell’incarico, l’iter progettuale, inoltre, era stato più volte sospeso a causa di un profondo disaccordo tra la città di Niš e le ferrovie serbe; disaccordo che aveva negli anni causato l’interruzione del progetto.La presenza di NET Engineering e delle altre società coinvolte ha permesso di avviare un dialogo costruttivo tra le parti in causa e di arrivare a una scelta condivisa che vedesse l’approvazione tanto dell’amministrazione, quanto delle ferrovie.

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NEXT PROJECT
Il Metrobus di Padova e il Tram di Mestre