Riconfigurare l’accessibilità agli aeroporti.
Milano Linate rappresenta uno dei principali city airport italiani che ha saputo reagire alla sfida lanciata dalla grande rivoluzione dell’Alta Velocità.
L’aeroporto oggi è chiamato però a rispondere a nuove sfide e a nuove opportunità, in un contesto di riferimento economico, regolatorio, trasportistico e tecnologico in rapida evoluzione, con riferimento sia all’accessibilità rispetto all’area metropolitana milanese e a quella regionale, sia all’offerta di servizi innovativi che possano rispondere ai nuovi fabbisogni che i futuri utenti potranno generare.Domani, infatti, l’aeroporto non sarà solamente un terminal di accesso ai servizi aerei. Sarà inserito in un ambito territoriale più ampio, caratterizzato da nuovi insediamenti produttivi, commerciali e residenziali, e ne costituirà la porta di accesso in virtù della realizzazione della linea 4 della Metropolitana, il cui capolinea sarà direttamente connesso allo scalo aeroportuale.
A tal fine, SEA, con la collaborazione di NET Engineering, ha affrontato uno studio di sistema con l’obiettivo di realizzare uno strumento di supporto ai processi decisionali strategici e pianificatori, che muove dall’analisi del nuovo scenario di breve e medio termine, caratterizzato dalla realizzazione della nuova linea Metropolitana M4, e dagli scenari tecnologici che avranno un’influenza diretta sui servizi di mobilità innovativa, di persone e merci.
Lo studio si pone quindi l’obiettivo di incrementare l’accessibilità dello scalo con le diverse modalità di trasporto, favorendo la mobilità sostenibile, garantendo una mobilità pedonale sicura internamente al sedime aeroportuale, sostenendo il segmento di mobilità non strettamente correlato all’aeroporto ma che interessa l’ambito territoriale di cui Linate fa parte.
Un approccio di sistema
L’approccio di sistema adottato da NET Engineering ha permesso lo sviluppo di un progetto che fosse in grado di porre in dialogo due elementi fondamentali. Innanzitutto, le effettive esigenze di mobilità a cui il layout progettuale doveva rispondere. L’analisi dei floating car data, attraverso i quali è stato possibile comprendere le modalità d’uso delle aree di sosta, oltre che l’origine e la destinazione degli utenti, ha permesso di stabilire e organizzare in modo efficace la viabilità di accesso all’aeroporto. In secondo luogo, l’integrazione sin da principio del wayfinding – disegnato da Paul Mijksenaar, tra i più importanti esperti di wayfinding a livello mondiale – all’interno del processo progettuale: la segnaletica non è stata ideata – come spesso avviene – a posteriori rispetto al progetto di mobilità; al contrario, i due elementi progettuali sono stati sviluppati insieme, integrandosi l’uno con l’altro e generando, quindi, un layout finale che rispondesse in modo ottimale alle esigenze degli utenti.
Il progetto del layout interno, insieme agli schemi di circolazione, ha permesso quindi un disegno integrato dei punti di accesso all’aeroporto, oggi vincolato alle zone di provenienza e non efficiente dal punto di vista della viabilità interna.
Il nuovo layout prevede, invece, una viabilità di accesso differenziata sulla base della destinazione finale interna al sedime, modificando lo schema di manovre possibili in accesso, razionalizzando i percorsi interni e incrementando la sicurezza per veicoli e pedoni.
Lo Smart Mobility Hub
Con l’obiettivo di incrementarne l’accessibilità multimodale, il progetto ha interpretato Linate non solo come terminal di trasporto, ma come un vero e proprio Smart Mobility Hub. Una piattaforma di mobilità sulla quale insistono tutti i servizi di trasporto da e verso lo scalo: taxi, trasporto pubblico, car e bike sharing, stalli per la mobilità elettrica e, non ultimo, la nuova metropolitana.
La stazione “Linate” della M4, infatti, non solo faciliterà una mobilità rapida e sostenibile verso l’aeroporto, ma diventerà centro intermodale per coloro che abiteranno quest’area e per i milanesi che sceglieranno di fruirla nel tempo libero, sfruttando la vicinanza con l’Idroscalo.
La progettazione dello Smart Mobility Hub di Milano Linate ha comportato il disegno di un layout che non solo fosse in grado di rispondere alle esigenze degli attuali servizi di mobilità, ma che fosse dotato della flessibilità necessaria per ospitare le forme di trasporto di domani, facendo riferimento a un orizzonte temporale di lungo periodo. Già allo stato attuale, solo per fare un esempio, il layout dello Smart Mobility Hub è in grado di accogliere servizi di mobilità flessibile, scalabili, condivisi, autonomi, green o sistemi di trasporto intelligente basati su veicoli elettrici modulari.
Grazie al dialogo tra diverse discipline dell’ingegneria, lo studio di sistema di Milano Linate ha permesso di ridisegnare il terminal di trasporto, facilitandone l’accessibilità e accrescendone la sostenibilità grazie all’adozione di soluzioni progettuali che hanno permesso di massimizzare i benefici indotti dai progetti già in essere e amplificare ampiamente quelli attesi.