Un progetto condiviso per migliorare la mobilità ferroviaria in Alto Adige.
La variante ferroviaria della Val di Riga costituisce una bretella di collegamento fra Rio Pusteria e Bressanone (BZ) che, in direzione Sud, connetterà direttamente la linea San Candido-Fortezza alla direttrice Verona-Brennero. Lo scopo generale dell’intervento risiede nella volontà di raggiungere una significativa riduzione dei tempi di percorrenza tra Bressanone e Rio Pusteria, attraverso la realizzazione di un collegamento ferroviario meno tortuoso di quello attuale.
NET Engineering ha curato – per Strutture di Trasporto Alto Adige (STA) – lo Studio di Fattibilità e il Progetto Preliminare.
Studio di Fattibilità
Lo Studio di Fattibilità ha visto lo sviluppo di 19 soluzioni progettuali differenti.
L’alternativa progettuale migliore è stata individuata non solo a partire dal confronto tra le varie soluzioni, ma anche tenendo in considerazione i vincoli di natura antropica e naturale presenti sul territorio e le indicazioni degli enti e delle municipalità coinvolte che, attraverso un’intensa attività di stakeholder engagement, hanno avuto l’opportunità di presentare le proprie richieste.
Il tracciato scelto ha una lunghezza complessiva di circa 4 Km e si sviluppa nei primi 700 metri in affiancamento alla linea storica Verona-Brennero e alla A22; l’autostrada viene superata mediante la realizzazione di una galleria naturale di 850 metri che, superata la carreggiata autostradale, prosegue verso l’imbocco della valle sottopassando anche la Strada Statale 12 del Brennero, arrivando sino al ponte sul fiume Isarco.
Il ponte, ideato in collaborazione con Carlos Fernandez Casado S.L., verrà realizzato immediatamente a nord dell’esistente viadotto lungo la Strada Statale 49. Costituito da una struttura ad arco a via superiore totalmente innovativa per questo territorio, ha una lunghezza totale di 172 metri.
La linea ferroviaria – in trincea – si mantiene a nord della SS 49 fino allo svincolo di Naz/Sciaves, dove è prevista una nuova fermata. Nella parte finale, una galleria artificiale consente il superamento della SS 49 e il collegamento alla linea ferroviaria esistente.
Progetto Preliminare
Il progetto preliminare dell’alternativa progettuale scelta ha affrontato non solamente gli aspetti inerenti alla nuova infrastruttura ferroviaria, ma anche tutte le tematiche ad essa connesse, quali i ripristini delle viabilità interferite, la salvaguardia del reticolo idrografico generale, la risoluzione delle interferenze con i servizi a rete, la cantierizzazione e, non ultimo, l’adeguamento del PRG e relative strutture nella stazione di Bressanone.
Dal momento che il nuovo tracciato ferroviario si inserisce in un ambito caratterizzato da una notevole variabilità geologica, naturalistica e paesaggistica, NET Engineering si è occupata anche dello sviluppo dello studio di prefattibilità ambientale. Il progetto è stato, infatti, ideato con l’intento di non modificare il paesaggio nel suo valore estetico-percettivo, storico-culturale e naturale. La scelta di scavalco dell’A22 tramite una galleria ha permesso – tra le altre cose – di perseverare la zona boscata sulla destra dell’Isarco, così come il tratto in trincea ha preservato l’aspetto percettivo della valle. Il ponte sull’Isarco, che costituisce l’opera maggiore del progetto a livello paesaggistico, è stato studiato per preservare la percezione del paesaggio da diversi punti di visuale, sia attraverso una scelta tipologica a basso impatto, sia in relazione alla sua posizione in affiancamento al ponte della SS 49 già esistente.
Un altro degli aspetti certamente di rilievo per quanto riguarda il Progetto Preliminare è stato l’adeguamento del PRG della stazione ferroviaria di Bressanone, ovvero la modifica dell’assetto del piano del ferro, con realizzazione di nuovi marciapiedi e relativi sottopassi e di un binario di precedenza per il traffico merci di lunghezza pari a 650 m.
Stakeholder engagement
Lo Studio di Fattibilità e il Progetto Preliminare per la variante della Val di Riga sono stati sviluppati con un costante e intenso dialogo con il committente e, in secondo luogo, con tutti i principali stakeholder: RFI, l’Autostrada A22, le municipalità di Varna e Naz/Sciaves e i privati cittadini.
Il coinvolgimento di tutti gli attori interessati dal progetto sin dalle prime fasi, lo studio approfondito delle problematiche identificate e lo sviluppo di moltissime alternative che sapessero rispondere alle esigenze presentate attraverso valide soluzioni tecniche, ha supportato l’instaurarsi di un atteggiamento di fiducia nei confronti dei progettisti da parte tanto di STA, quanto dei Comuni.
Attraverso lo stakeholder engagement, quindi, è stato possibile sviluppare un progetto che, non solo fosse in grado di offrire una risposta puntuale alle esigenze del committente, ma nel quale, parallelamente, tutti potessero riconoscere il proprio contributo.